MUSEO “SCIPIONE LENTOLO”

Il Museo Valdese e dell’Arte Contadina “Scipione Lentolo”, situato a piano terra di Palazzo Miceli, racchiude le testimonianze della presenza valdese a San Sisto, ma racconta anche il mondo contadino che in questo borgo era caratterizzato da una cultura semplice e ricca di sapienza al tempo stesso. Al suo interno si sono suddivisi gli ambienti per aree tematiche raccontando e riproducendo le tipiche stanze di una abitazione valdese.

Parte integrante del museo è rappresentata dall’Erbario composto da erbe raccolte sul territorio sansistese le quali, oltre che per alimento, venivano utilizzate dalle Mulieres Occitane per preparare in casa rimedi farmaceutici. I reperti esposti nelle stanze, sono originali. Al piano inferiore, in un ambiente raggiungibile tramite le scale, sono collocati i reperti che rievocano l’eccidio dei Valdesi tra cui le ossa ritrovate nel 2007 durante il rifacimento della Pavimentazione della Congregazione dell’Immacolata. Raccolti ed analizzati dal CNR di Mangone, tali reperti ossei vengono attribuiti, con buona certezza, ai valdesi dell’eccidio sansistese datato 1561. Nel museo sono esposti pannelli descrittivi utili a riassumere la storia valdese di San Sisto nelle sue parti più cruciali e significative. Il museo è intitolato a Scipione Lentolo (Napoli, 1525- Chiavenna, 1599), pastore cristiano evangelico e teologo italiano che raccolse le testimonianze dei valdesi di San Sisto scampati alla furia dell’Inquisizione nel 1561 e che si rifugiarono presso i confratelli Piemontesi dove Lentolo era pastore. Il museo è gestito interamente dall’Associazione culturale femminile San Sisto dei Valdesi.